Ecomuseo della Pietra da Cantoni:
Palazzo Volta, nella centrale Piazza Vallino, ospita l’Ecomuseo della Pietra da Cantoni a cui aderiscono 21 Comuni, nato per salvaguardare e valorizzare la pietra arenaria utilizzata per come materiale di costruzione fino a metà del secolo scorso. L’Ecomuseo e il suo Infernot sono visitabili ogni domenica e negli altri giorni su prenotazione. Anche gli infernot delle Aziende vitivinicole o delle strutture ricettive, sono visitabili su prenotazione, mentre quelli presenti nelle abitazioni private sono generalmente visitabili durante gli eventi come la “Sagra del Tartufo Bianco in Valle Ghenza”, “Le Colline sono in fiore”, la ricorrenza annuale del Riconoscimento UNESCO ecc.
www.ecomuseopietracantoni.it
Infernot:
I Paesaggi Vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato sono stati riconosciuti dall’UNESCO come 50° sito italiano del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Cella Monte si trova nella core-zone della sesta componente del Sito seriale, il “Monferrato degli Infernot”. L’infernot è una cella sotterranea, interamente scavata nell’arenaria e solitamente attigua alla cantina, in cui la temperatura e l’umidità costante, l’assenza di luce, di spifferi di aria e di rumore offrono le condizioni ottimali per la conservazione delle bottiglie di vino più pregiate. Sono piccoli capolavori architettonici realizzati da costruttori locali, testimonianze del sapere contadino del passato.
Palazzo comunale:
La casa comunale fu ceduta all’Amministrazione dalla famiglia Cei nel 1865 e, un decennio dopo, vi furono trasferiti gli uffici e le scuole. Sui conci di pietra della facciata sono visibili antichi graffiti risalenti al XVII secolo e sulla parete è stato inserito un frammento decorativo in pietra da cantoni locale, probabilmente altomedievale, con un fitto intreccio di nastri multipli. Nel 2006 è stata apposta sulla parete esterna la “Medaglia d’argento” ottenuta nel 2006 al concorso europeo ”Entente Florale”in cui Cella Monte ha rappresentato l’Italia alla sua prima partecipazione al concorso nella sezione dei piccoli Comuni. Accanto alla medaglia si trova la mappa del sito UNESCO “Paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato” dichiarato Patrimonio dell’Umanità nel 2014. Cella Monte si trova nella core zone della sesta componente del sito seriale, denominato “Monferrato degli infernot”. Gli infernot sono celle vinarie sotterranee completamente scavate nella pietra da cantoni per conservare le bottiglie di vino delle migliori annate.
Chiesa Parrocchiale:
La chiesa parrocchiale di Cella Monte, consacrata nel 1633 è dedicata ai Santi Quirico e Giulitta, martiri vissuti in epoca romana. All’interno le tre navate hanno tre pilastri per ciascuna parte e sorreggono la volta a botte; l’abside è semicilindrica. Sulla volta sono dipinti tre riquadri con immagini della “Passione con la Santa Veronica”, l’”Assunzione di Maria” e l’”Esaltazione della Croce”. Si possono ammirare sei tondi raffiguranti gli apostoli dal fondo in finto mosaico del XIX secolo mentre sulle pareti laterali ci sono quadri ottocenteschi. L’altare maggiore datato 1744 è in marmo policromo come la balaustra e l’affresco della volta nella sacrestia è attribuito a Pietro Ivaldi. Al centro del coro è collocata una pala che raffigura il martirio di San Quirico e le cappelle laterali sono dedicate a San Carlo Borromeo e S. Antonio da Padova. L’organo fu fabbricato nel 1867 ed ha una tribuna decorata da simboli musicali dorati. La facciata barocca risale al 1922.
Chiesa di Sant'Antonio Abate:
La parete laterale sinistra poggia sulla roccia calcarea. Già Oratorio della Confraternita dei Disciplinanti, citato nel 1577. La chiesa nel 1918 fu affidata al parroco per mancanza di confratelli. Restaurato negli anni settanta del secolo scorso ha una finestra cuoriforme, vi sono custoditi alcune tele fra cui S. Quirico e Santa Giulitta , del secolo XVII, la Madonna del Rosario e Martirio di un Santo francescano, l’Immacolata e Gesù Crocifisso. Attualmente è adibita ad auditorium e ospita concerti di musica classica ed altri eventi culturali. Nei pomeriggi delle domeniche del mese di maggio vi si tiene la rassegna del “Maggiociondolo”, una rassegna di concerti interpretati da giovani musicisti.
Chiesetta di San Quirico:
La chiesetta romanica di San Quirico era l’antica chiesa parrocchiale e sorgeva nel nucleo primitivo dell’abitato. Ha pianta rettangolare, abside semicircolare e pareti in mattoni e pietra da cantoni. Anticamente la chiesa era collegata a un rustico e negli anni ottanta del secolo scorso la parete sinistra è stata chiusa con un’ampia vetrata. Sin dall’inizio del secolo scorso era meta di pellegrinaggi per chiedere la guarigione dei bambini e la benedizione dei vestiti che indossavano. Lo spazio verde intorno alla chiesetta si affaccia sull’abitato di Rosignano Monferrato distante pochi metri in linea d’aria. Di fronte alla chiesetta è stato collocato il monumento ai caduti e l’alto pennone su cui sventola la bandiera italiana.
Chiesetta di Sant'Anna:
La chiesetta campestre di S. Anna risale a un periodo antecedente al XVIII secolo; se ne hanno notizie già nel 1723 in documenti che ne attestavano le cattive condizioni. Cambiò proprietario diverse volte fino a quando fu donata al Comune. Un recente restauro ha messo in evidenza la pietra da cantoni delle pareti esterne. E’ situata in uno dei punti panoramici più belli di questa area che non a caso si chiama “Regione Belvedere”. Da qui lo sguardo può spaziare in tutta la core zone del Patrimonio UNESCO “Monferrato degli Infernot” e su un altro sito UNESCO: il Sacro Monte di Crea.
Chiesa di San Giuseppe a Frazione Coppi:
Nella frazione Coppi esisteva una chiesa di San Pietro in Vincoli, patrocinata dalla famiglia Coppo, tra la fine del secolo XVII e l’inizio del successivo La ricostruzione nella prima metà del secolo scorso porta la dedicazione a San Giuseppe. La chiesa, costruita su disegno dell’architetto De Bernardi con contributi congiunti di privati e dello Stato, fu inaugurata dal vescovo Albino Pella il 28 ottobre 1933 e restaurata nel 1991. Ha una facciata neoclassica preceduta da alcuni gradini e una pianta a croce latina.
Chiesetta di San Rocco:
La chiesetta di San Rocco, all’imbocco della “Regione Bocca”, presenta un'unica volta a botte . L’ingresso è preceduto da alcuni gradini e ai lati della porta si aprono due finestre rettangolari. Al di sopra una finestra semicircolare e due nicchie., mentre il timpano è triangolare. All’interno è conservata una tela raffigurante San Rocco. E’ stata restaurata nel 1924 e negli anno ‘80 del secolo scorso.
Chiesetta della Madonna di Loreto:
La chiesetta dedicata alla Madonna di Loreto fu restaurata e riaperta il 10 dicembre 1902 per merito di un apposito comitato e lasciata rustica sia all’interno che all’interno “per imitazione della Santa Casa”. Ha una piccola aula rettangolare con abside semicircolare, paramento in mattoni e sulla porta di ingresso un oculo e un timpano arcuato; il campaniletto ha sezione triangolare.
Fonti: Camillo Cappellaro "Cella Monte, notizie dal passato" e www.artestoria.net